Ci sono un lettone, due serbi ed un montenegrino… ma non è l’inizio di una barzelletta. Sono le nazionalità dei quattro componenti della prima “foresteria” nella storia della Vanoli, varata quest’anno nell’ambito del progetto Cremona Basketball Academy che vede i ragazzi dell’Under 18 Eccellenza parte di un supergruppo che partecipa al campionato di C Gold con la Sansebasket. E che conta ben quattro atleti reclutati in Italia e non solo, che vivono sotto lo stesso tetto a pochi passi dal centro storico di Cremona.
Il giocatore di più lungo corso in maglia Vanoli è Petar Jovanovic, ala serba classe 2000 di 200 cm con cittadinanza e formazione italiana, “pescato” a Piacenza dove viveva con i genitori e già aggregato alla prima squadra nella stagione 2016/2017, con cui fece anche qualche presenza in panchina. Kristofers Strautmanis, ala lettone di 197 cm nato nel 2001, è invece arrivato nell’estate 2017 dopo una super stagione con le giovanili Under 16 e Under 17 del BC Saldus e il campionato Europeo Under 16 disputato con la sua nazionale e chiuso all’8° posto. La colonia “slava” è infine completata dai due Lazar: Labovic, guardia montenegrina classe 2001 già l’anno scorso con l’Under 18 della Vanoli in doppio tesseramento dal Corona Platina Piadena con cui ha assaggiato la C Gold, e Trunic, play-guardia serbo classe 2000 (è figlio dell’ex giocatore Nenad, ora allenatore della Nazionale dell’Iran) arrivato in estate dai Crabs Rimini.
In casa dormono in stanze doppie, a scuola ci vanno a piedi (Jovanovic all’Aselli, Labovic al Manin, Trunic all’Einaudi, mentre Strautmanis studia on-line da casa) e a guardarli a vista c’è il loro coach e tutor Giovanni Baiardo, con esperienze analoghe alla Stella Azzurra Roma, che vive al piano di sotto. L’organizzazione del progetto Cremona Basketball Academy, congiunta tra Vanoli e Sansebasket, permette ai ragazzi di avere una serie di persone dedicate a migliorare la qualità della loro vita, dalla spesa settimanale alla pulizia della casa, dai trasporti alle ripetizioni, ma non mancano i giorni in cui i ragazzi non si dilettino a cucinare dopo un allenamento, o puliscano casa da veri casalinghi provetti. Il sabato sera, invece, è stata istituita la “movie night”, dove i ragazzi si riuniscono in salotto per guardare insieme un film prima di andare a dormire. Momenti che contribuiscono a rendere sempre più forte il legame tra ragazzi di paesi diversi, che hanno lasciato la propria casa per riunirsi sotto lo stesso tetto con un sogno comune, diventare giocatori di basket.