«Prima di tutto vorrei parlare del periodo: quando una squadra è reduce da tre sconfitte, due delle quali abbastanza rocambolesche, c’è da affrontare soprattutto l’aspetto emotivo della situazione e quindi anche della partita successiva. Al di là di qualsiasi discorso, quello che ci preme di più è l’aspetto “squadra” e il nostro è quello di un gruppo molto concentrato e determinato. Dal punto di vista strettamente emotivo penso che la determinazione e la voglia di provarci insieme non manchino, e penso che questo si trasformi poi sul parquet nella metà campo difensiva, in quelle che sono state comunque prestazioni concrete. Poi c’è l’aspetto offensivo: stiamo litigando con il ferro. Parlando anche con i ragazzi, non ci stanno riuscendo le cose più semplici. Da parte mia e dello staff c’è tutta la volontà di provare e sperimentare, come abbiamo fatto domenica, e questo vuol dire anche cambiare. Però l’aspetto motivazionale della squadra non manca: c’è tanta voglia di portare a casa due punti a prescindere dalla trasferta e dai prossimi avversari. In questo momento la cosa più sbagliata è proprio pensare a lungo termine; dobbiamo essere concentrati sul breve e cercare di limare quegli errori che abbiamo commesso, soprattutto nel finale delle due gare casalinghe, in cui è successo l’imponderabile. In entrambe le gare sono nati degli errori abbastanza clamorosi, soprattutto per giocatori di questo livello, però la squadra ha fatto comunque prestazioni, specialmente difensive – che penso sia la metà campo in cui una squadra fa vedere la propria voglia – di alto livello. Quindi dobbiamo partire da questo anche per trovare un po’ più di continuità in attacco»