10 Anni di Serie A, 1000 Emozioni: i bienni 2012/2013 e 2013/2014 con le vittorie storiche contro Milano e Siena

I FATTI
15 settembre 2012: nel mezzo del precampionato, la Vanoli ingaggia Luca Vitali. E’ il primo top player italiano, con alle spalle trascorsi importanti di club (Milano, Roma, Virtus Bologna) e in Nazionale, nella storia della Serie A a Cremona. 10 dicembre 2013: la falsa partenza (2 vinte e 7 perse) costa l’esonero a Gresta. E’ la premessa all’arrivo di Cesare Pancotto, decano delle panchine in Serie A. Contestualmente, la bandiera biancoblu Andrea Conti si ritira dal basket giocato e inizia la carriera dirigenziale come team manager prima di diventare poi general manager. Sono le basi (anche se Vitali tornerà dopo la stagione 2012/2013 a Venezia) per un pezzo di storia Vanoli, che negli anni a venire raggiungerà per la prima volta le Final Eight di Coppa Italia e i playoff.

LA CRONISTORIA
Sono due stagioni di transizione e cambiamenti: nel roster che inizia la stagione 2012-2013 ci sono solo volti nuovi, e l’anno seguente torneranno i soli Jarrius Jackson e Brian Chase. E in entrambe le annate ci sono più punti in comune. Anzitutto, la falsa partenza che obbliga al cambio di allenatore: 2 vinte e 6 perse nel 2012/2013 per Caja, sostituto dall’assistente Gresta, 2 vinte e 7 perse nel 2013/2014 per lo stesso Gresta, il cui esonero aprirà la strada al ciclo di Pancotto. Poi un girone di ritorno positivo per ruolino di marcia (8 vinte e 7 perse), che regala emozioni ai tifosi biancoblu. Vitali è il leader del gruppo che centra una vittoria esterna con Milano (al Paladesio) ed uno storico successo casalingo contro i campioni d’Italia della Montepaschi Siena; Jason Rich, primo Usa a tornare a Cremona per una seconda esperienza, è con Jackson, protagonista di un super girone di ritorno, l’eroe della salvezza nel 2014.

I PERSONAGGI
Piccolo (178 cm), massiccio, con un timbro di voce profonda e riconoscibilissima e un carattere forgiato da un’infanzia difficile in cui fu anche colpito in una gamba nel corso di una sparatoria e un sogno Nba solo cullato con l’aiuto dell’amico Shaquille O’Neal. Brian Chase giocherà solo due mezze stagioni (arrivato a gennaio 2013, salta la prima parte della stagione seguente per un infortunio ad un ginocchio), regalando però emozioni. La prima, al suo esordio, segnando il canestro della vittoria a Bologna. Poi le sue triple sono (6/7 in entrambi i casi) sono fondamentali nello storico successo con Milano a Desio e in quello casalingo contro Reggio Emilia. Jarrius Jackson arrivò invece dalla serie A2 (Veroli) per spiccare, dopo due stagioni, il volo verso una big come Venezia: un po’ piccolo per giocare guardia (185 cm), ma con un rilascio rapidissimo e una continuità che lo farà apprezzare sempre di più strada facendo, come nella stagione 2013/2014, quando viaggia a quasi 17 di media. Nei suoi due anni alla Vanoli prende anche il passaporto italiano, ma la strada verso la Nazionale gli viene sbarrata da un certo Travis Diener, cugino di quel Drake che dichiarò essere il suo giocatore preferito…